Diamo respiro alla Nostra Pianura

Ricreiamo l'ecosistema per la biodiversità, per la nostra salute e per i nostri figli

Educazione Ambientale

Il bosco della pianura padano-veneta si caratterizza per la tipica formazione forestale denominata querco-carpineto, risalente a circa 7000 anni fa.

Il querco-carpineto è un bosco misto caducifoglio mesofilo, popolato in prevalenza da Farnia (quercus robur) e Carpino bianco (carpinus betulus). Numerose sono le specie arboree ed arbustive che compongono la formazione forestale.

Di seguito riportiamo le schede botaniche delle specie tipiche di tale formazione, da noi utilizzate nei progetti di forestazione:

FARNIA - QUERCUS ROBUR

La Farnia, in Italia, in condizioni naturali, forma fitocenosi con diverse latifoglie costituendo e caratterizzando i boschi di pianura riferibili ai “Querco-carpineti planiziali” che in epoca storica erano diffusi in tutta la pianura Padano-veneto-friulana; i romani in particolare chiamavano queste grandi selve orientali la “Silva lupanica”...

CARPINO BIANCO - CARPINUS BETULUS

In Italia si trova in tutto l'arco alpino ma, più scarso nella parte orientale e nell'Appennino settentrionale e centrale, ma diviene scarso in quello meridionale, manca nelle isole. A causa anche dell'uomo, sono scarsi i popolamenti puri , di solito si trova assieme alle Querce caducifoglie ; è una delle due specie edificanti, del Querco-carpinetum, dalla Pianura Padana alla Toscana fino al Circeo...

BIANCOSPINO - CRATAEGUS MONOGYNA

Il nome del genere deriva da l greco “Kratos” = forza, in riferimento alla robustezza della pianta e in particolare del legno; l'epiteto specifico dal greco "mónos" = unico e "gynè" = femmina indica che il fiore ha 1 solo pistillo che è l'organo riproduttore femminile Viene chiamata la "valeriana" del cuore, in quanto è un ottimo tonico stimolante cardiaco, dilata le arterie coronariche migliorando l'afflusso del sangue, elimina le aritmie e riduce i livelli di colesterolo...

VIBURNO LANATANA – VIBURNUM LANTANA

Il nome del genere deriva dal latino "viere"= intrecciare con allusione alla flessibilità dei rami utilizzati per costruire cesti; anche il nome specifico allude probabilmente alla flessibilità dei rami, forse dal latino "lentare" = piegare.Arbusto o alberello caducifoglio, assai ramificato, una fitta peluria ricopre rami e foglie. Altezza 1÷5 m. I fiori bianco-crema, sono ermafroditi, odorosi, I frutti sono drupe dalla tipica forma ovale e schiacciata; prima verdi, poi rosso vivo, infine nere e lucenti. Racchiudono un nocciolo piatto e marrone.

TIGLIO NOSTRALE - TILIA PLATYPHYLLOS

Il Tiglio più vecchio che si conosca in Italia è quello di Macugnaga (NO) che si ritiene piantato nel XIII secolo e in Germania c'è un viale di Tigli in ottimo stato di età compresa tra gli 800 e 1100 anni. E' il primo Tiglio a fiorire in giugno, l'infiorescenza è pendula e molto profumata, l’impollinazione è entomofila (avviene tramite gli insetti).

NOCCIOLO - CORYLUS AVELLANA

Arbusto alto 3-4 metri, ma talvolta anche alberetto alto fino a 10 metri, con ramificazione alta Presente in tutto il territorio nazionale I frutti sono notissimi (nocciole); si tratta di grossi acheni racchiusi in un pericarpo legnoso di colore marroncino, eduli. Sono circondati quasi interamente da un involucro fogliaceo (cupola), dentato o irregolarmente frastagliato. Maturano in estate avanzata.

ACERO CAMPESTRE – ACER CAMPESTRE

Albero deciduo di piccole o medie dimensioni, 10-20-(22) m, con tronco spesso sinuoso e chioma abbastanza densa che diviene rotondeggiante; di crescita non molto sostenuta in gioventù, diventa presto lenta, è poco longevo da 120-150 anni al massimo. "Acer" in latino ha lo stesso valore semantico dell'italiano "acero" la pianta è molto mellifera e le foglie proteiche sono un ottimo foraggio.

EVONIMO EUROPEO – EUNYMOUS EUROPEUS

Il nome del genere deriva dal greco "ev/eu" = buono, bene e "ònoma"= nome, quindi "buon nome", in questo caso ha un significato beneaugurante e scaramantico, considerando la velenosità dei frutti; l'epiteto specifico indica il continente in cui è spontaneo. I singolari nomi volgari attribuiti a questa specie, Fusaria e Berretto del prete, si riferiscono il primo, all'antico uso del legno dei fusti, con il quale si realizzavano i fusi per filare la lana; il secondo alla forma e al colore dei frutti simili al “tricorno”: il berretto a spicchi con pompon centrale, tipico dei sacerdoti di campagna di un tempo.

PRUGNOLO – PRUNUS SPINOSA

Arbusto cespuglioso che occasionalmente assume dimensioni di alberello Altezza sino a 3 m. I frutti sono drupe sferiche di colore blu-nerastro o viola-azzurre , inizialmente molto aspre ed allappanti, diventano più gradevoli dopo i primi geli. Il nome del genere dal greco "prúnon" = il frutto del pruno, l'epiteto specifico dal latino "spinosus" = provvisto di spine.

GLI INSETTI PRONUBI

Quali sono gli animali più importanti che vediamo in Primavera? La risposta è solo una: gli insetti impollinatori. Chiamati anche insetti pronubi, ovvero portatori di nozze, questi animali hanno un ruolo fondamentale nell’ecologia del mondo intero poiché sono responsabili dell’impollinazione di oltre l’80% delle piante selvatiche e, quindi, della loro sopravvivenza.

FARNIA - QUERCUS ROBUR

La Farnia, in Italia, in condizioni naturali, forma fitocenosi con diverse latifoglie costituendo e caratterizzando i boschi di pianura riferibili ai “Querco-carpineti planiziali” che in epoca storica erano diffusi in tutta la pianura Padano-veneto-friulana; i romani in particolare chiamavano queste grandi selve orientali la “Silva lupanica”...

CARPINO BIANCO - CARPINUS BETULUS

In Italia si trova in tutto l'arco alpino ma, più scarso nella parte orientale e nell'Appennino settentrionale e centrale, ma diviene scarso in quello meridionale, manca nelle isole. A causa anche dell'uomo, sono scarsi i popolamenti puri , di solito si trova assieme alle Querce caducifoglie ; è una delle due specie edificanti, del Querco-carpinetum, dalla Pianura Padana alla Toscana fino al Circeo...

BIANCOSPINO - CRATAEGUS MONOGYNA

Il nome del genere deriva da l greco “Kratos” = forza, in riferimento alla robustezza della pianta e in particolare del legno; l'epiteto specifico dal greco "mónos" = unico e "gynè" = femmina indica che il fiore ha 1 solo pistillo che è l'organo riproduttore femminile Viene chiamata la "valeriana" del cuore, in quanto è un ottimo tonico stimolante cardiaco, dilata le arterie coronariche migliorando l'afflusso del sangue, elimina le aritmie e riduce i livelli di colesterolo...

VIBURNO LANATANA – VIBURNUM LANTANA

Il nome del genere deriva dal latino "viere"= intrecciare con allusione alla flessibilità dei rami utilizzati per costruire cesti; anche il nome specifico allude probabilmente alla flessibilità dei rami, forse dal latino "lentare" = piegare.Arbusto o alberello caducifoglio, assai ramificato, una fitta peluria ricopre rami e foglie. Altezza 1÷5 m. I fiori bianco-crema, sono ermafroditi, odorosi, I frutti sono drupe dalla tipica forma ovale e schiacciata; prima verdi, poi rosso vivo, infine nere e lucenti. Racchiudono un nocciolo piatto e marrone.

TIGLIO NOSTRALE-TILIA PLATYPHYLLOS

Il Tiglio più vecchio che si conosca in Italia è quello di Macugnaga (NO) che si ritiene piantato nel XIII secolo e in Germania c'è un viale di Tigli in ottimo stato di età compresa tra gli 800 e 1100 anni. E' il primo Tiglio a fiorire in giugno, l'infiorescenza è pendula e molto profumata, l’impollinazione è entomofila (avviene tramite gli insetti).

NOCCIOLO - CORYLUS AVELLANA

Arbusto alto 3-4 metri, ma talvolta anche alberetto alto fino a 10 metri, con ramificazione alta Presente in tutto il territorio nazionale I frutti sono notissimi (nocciole); si tratta di grossi acheni racchiusi in un pericarpo legnoso di colore marroncino, eduli. Sono circondati quasi interamente da un involucro fogliaceo (cupola), dentato o irregolarmente frastagliato. Maturano in estate avanzata.

ACERO CAMPESTRE – ACER CAMPESTRE

Albero deciduo di piccole o medie dimensioni, 10-20-(22) m, con tronco spesso sinuoso e chioma abbastanza densa che diviene rotondeggiante; di crescita non molto sostenuta in gioventù, diventa presto lenta, è poco longevo da 120-150 anni al massimo. "Acer" in latino ha lo stesso valore semantico dell'italiano "acero" la pianta è molto mellifera e le foglie proteiche sono un ottimo foraggio.

EVONIMO EUROPEO – EUNYMOUS EUROPEUS

Il nome del genere deriva dal greco "ev/eu" = buono, bene e "ònoma"= nome, quindi "buon nome", in questo caso ha un significato beneaugurante e scaramantico, considerando la velenosità dei frutti; l'epiteto specifico indica il continente in cui è spontaneo. I singolari nomi volgari attribuiti a questa specie, Fusaria e Berretto del prete, si riferiscono il primo, all'antico uso del legno dei fusti, con il quale si realizzavano i fusi per filare la lana; il secondo alla forma e al colore dei frutti simili al “tricorno”: il berretto a spicchi con pompon centrale, tipico dei sacerdoti di campagna di un tempo.

PRUGNOLO - PRUNUS SPINOSA

Arbusto cespuglioso che occasionalmente assume dimensioni di alberello Altezza sino a 3 m. I frutti sono drupe sferiche di colore blu-nerastro o viola-azzurre , inizialmente molto aspre ed allappanti, diventano più gradevoli dopo i primi geli. Il nome del genere dal greco "prúnon" = il frutto del pruno, l'epiteto specifico dal latino "spinosus" = provvisto di spine.

GLI INSETTI PRONUBI

Quali sono gli animali più importanti che vediamo in Primavera? La risposta è solo una: gli insetti impollinatori. Chiamati anche insetti pronubi, ovvero portatori di nozze, questi animali hanno un ruolo fondamentale nell’ecologia del mondo intero poiché sono responsabili dell’impollinazione di oltre l’80% delle piante selvatiche e, quindi, della loro sopravvivenza.